Mobbing significa “affollarsi intorno a qualcuno”:
fenomeno studiato e diffuso in Italia per primo dal ricercatore tedesco Harald
Ege che in merito dal 1966 ha scritto ben quattro testi.
Riguarda tutti i contesti lavorativi in cui giornalmente si
è a contatto con colleghi con i quali si condivide oltre la quotidianità, la
professionalità ed anche gli aspetti conflittuali.
Questi ultimi rientrano nelle dinamiche relazionali, che
nascono dalla competizione sul piano della carriera e dalla non condivisione di
ideologie politiche od iopinioni.
Diciamo che all’interno dei luoghi di lavoro, Istituzioni
ecc. gli equilibri sociali sono precari ed è inevitabile non far correre voci
su qualcuno che appare diverso sotto tanti aspetti. “Quello/a è più brava di
me, e sicuramente potrebbe superarmi e meritarsi maggiori gratificazioni ,
considerazioni e consenso sociale da parte degli altri” è questo il messaggio
inconscio, o la molla di tante potenziali controversie e comportamenti
conflittuali, per cui insorgono paure che riguardano rivalità, antipatie, e
soprattutto invidie o perché semplicemente non si è in sintonia con l’altro.Quando
ci si sente minacciati, riaffiorano e fuoriescono dalla personalità di ognuno
di noi stati emozionali ed aggressivi atavici.Un senso di frustrazione pervade l’ambiente
lavorativo ed in tale clima inizia l’azione di mobbizzazione da parte di
mobber ignari della dinamica che stanno attivando ed inconsapevoli o
semplicemente non curanti delle conseguenze sul mobbizzato.
Il mobbing è un modo per eliminare l’avversario scomodo
perché è più intelligente più attivo non in modo diretto con l’eliminazione
fisica, ma infierendo nel suo aspetto psicologico e relazionale-sociale.Sappiamo
tutti che l’uomo è un essere sociale che ha bisogno di comunicare di
comprensione e gratificazione per il lavoro che svolge. Demansionandolo,
evitandogli di far carriera, distruggendone l’immagine, minando i rapporti
sociali, causando conseguentemente l’emarginazione e nei casi più gravi,
indirettamente le dimissioni senza ricorrere ai Sindacati.Nell’ambiente-scuola
il mobbing si sviluppa coinvolgendo più attori: si manifesta con pettegolezzo,
le maldicenze su di un collega che guarda caso è sempre la persona più attiva,
che apporta novità ed è proprio per questo che da fastidio perché riflette la
cattiva coscienza degli altri.Si inizia a far correre voci, a riferirla al Capo
d’Istituto, il tutto per inquinare l’immagine del mobbizzato naturalmente
sottovoce, tramando alle spalle.Il povero sventurato si accorge che qualcosa è
cambiato, ma non riesce a capire.Diventa il capro espiatorio di qualsiasi
situazione, ogni indizio è a suo sfavore, s’ingigantiscono drammatizzando le
situazioni per colpevolizzarlo, sminuirlo anche con gli alunni in classe.Il
mobbizzato non può difendersi perché è semplicemente ignaro delle dinamiche
che i propri colleghi e/o gli alunni hanno avviato, pensando lontanamente che
siano in grado di di simili strategie per distruggerlo.Si può dedurre che nell’ambiente
sopravvengono logiche particolari che giustificano simili comportamenti ed anche
coloro che non assumono nessuna posizione, ma semplicemente assistono. Lo
sventurato se ha investito nel suo lavoro soffre di questa situazione, pensa che
il problema sia il suo e si rivolge allo psicologo, ne parla in famiglia che
vengono coinvolti ed ossessionati da una sofferenza psicologica di cui non si
riesce a trovare una via d’uscita.Se somatizza appaiono i primi sintomi della
malattia psicosomatica, nei casi più gravi la depressione.Gli altri, i colleghi
continuano a guardare senza intervenire, spettatori di una persona che subisce
ingiustizie e soffre, ma non s’immischiano: è il mobbing orizzontale che a
rete si espande fra che è sullo tesso piano lavorativo.Anche gli studenti
possono adottare gli stessi modelli sociali perché educati dagli adulti.Tra le
realtà è consolidata negli ambienti scolastici per assenza della cultura del
conflitto e del dialogo. Capitalismo selvaggio che pervade ogni dinamica
relazionale che giustifica atteggiamenti che non sarebbero sorti in una società
più solidale e a dimensione umana.Oggi la civiltà si misura solo in funzione
dell’utile egoistico per cui è degno d’interesse ciò che riguarda i propri
personali egoistici interessi.Il fenomeno del Mobbing fra breve sarà regolato
da leggi, finalmente studiato e delineato in un campo specifico per evitare che
la civiltà crei e giustifichi vere e priore persecuzioni che di civile non
hanno proprio nulla!