Rubrica
Idee a confronto

Copyright - Gli articoli si possono diffondere liberamente citandone la fonte e inserendo un link all'articolo

Autore/i

Loretta Cappuccini
Articoli pubblicati
per Proteo (1)

Direttivo A.U.G.E.

Argomenti correlati

Mobbing

Nella stessa rubrica

“Le pensioni a fondo“. L’agonia dello Stato
Roberto Romano

Perché “Pensioni a fondo”
Antonio Di Stasi

“Mobbing” - parliamone!
Marco Moglie

Ancora sul Mobbing
Loretta Cappuccini

Il probabile perché di Heider
Maurizio De Santis

Sanità - impresa e salute - non merce
Augusto Ricci

 

Tutti gli articoli della rubrica "Idee a confronto"(in tutti i numeri di Proteo)


Home
Autori
Rubriche
Parole chiave

 

 

 

Ancora sul Mobbing

Loretta Cappuccini

Formato per la stampa
Stampa

Mobbing significa “affollarsi intorno a qualcuno”: fenomeno studiato e diffuso in Italia per primo dal ricercatore tedesco Harald Ege che in merito dal 1966 ha scritto ben quattro testi.

Riguarda tutti i contesti lavorativi in cui giornalmente si è a contatto con colleghi con i quali si condivide oltre la quotidianità, la professionalità ed anche gli aspetti conflittuali.

Questi ultimi rientrano nelle dinamiche relazionali, che nascono dalla competizione sul piano della carriera e dalla non condivisione di ideologie politiche od iopinioni.

Diciamo che all’interno dei luoghi di lavoro, Istituzioni ecc. gli equilibri sociali sono precari ed è inevitabile non far correre voci su qualcuno che appare diverso sotto tanti aspetti. “Quello/a è più brava di me, e sicuramente potrebbe superarmi e meritarsi maggiori gratificazioni , considerazioni e consenso sociale da parte degli altri” è questo il messaggio inconscio, o la molla di tante potenziali controversie e comportamenti conflittuali, per cui insorgono paure che riguardano rivalità, antipatie, e soprattutto invidie o perché semplicemente non si è in sintonia con l’altro.Quando ci si sente minacciati, riaffiorano e fuoriescono dalla personalità di ognuno di noi stati emozionali ed aggressivi atavici.Un senso di frustrazione pervade l’ambiente lavorativo ed in tale clima inizia l’azione di mobbizzazione da parte di mobber ignari della dinamica che stanno attivando ed inconsapevoli o semplicemente non curanti delle conseguenze sul mobbizzato.

Il mobbing è un modo per eliminare l’avversario scomodo perché è più intelligente più attivo non in modo diretto con l’eliminazione fisica, ma infierendo nel suo aspetto psicologico e relazionale-sociale.Sappiamo tutti che l’uomo è un essere sociale che ha bisogno di comunicare di comprensione e gratificazione per il lavoro che svolge. Demansionandolo, evitandogli di far carriera, distruggendone l’immagine, minando i rapporti sociali, causando conseguentemente l’emarginazione e nei casi più gravi, indirettamente le dimissioni senza ricorrere ai Sindacati.Nell’ambiente-scuola il mobbing si sviluppa coinvolgendo più attori: si manifesta con pettegolezzo, le maldicenze su di un collega che guarda caso è sempre la persona più attiva, che apporta novità ed è proprio per questo che da fastidio perché riflette la cattiva coscienza degli altri.Si inizia a far correre voci, a riferirla al Capo d’Istituto, il tutto per inquinare l’immagine del mobbizzato naturalmente sottovoce, tramando alle spalle.Il povero sventurato si accorge che qualcosa è cambiato, ma non riesce a capire.Diventa il capro espiatorio di qualsiasi situazione, ogni indizio è a suo sfavore, s’ingigantiscono drammatizzando le situazioni per colpevolizzarlo, sminuirlo anche con gli alunni in classe.Il mobbizzato non può difendersi perché è semplicemente ignaro delle dinamiche che i propri colleghi e/o gli alunni hanno avviato, pensando lontanamente che siano in grado di di simili strategie per distruggerlo.Si può dedurre che nell’ambiente sopravvengono logiche particolari che giustificano simili comportamenti ed anche coloro che non assumono nessuna posizione, ma semplicemente assistono. Lo sventurato se ha investito nel suo lavoro soffre di questa situazione, pensa che il problema sia il suo e si rivolge allo psicologo, ne parla in famiglia che vengono coinvolti ed ossessionati da una sofferenza psicologica di cui non si riesce a trovare una via d’uscita.Se somatizza appaiono i primi sintomi della malattia psicosomatica, nei casi più gravi la depressione.Gli altri, i colleghi continuano a guardare senza intervenire, spettatori di una persona che subisce ingiustizie e soffre, ma non s’immischiano: è il mobbing orizzontale che a rete si espande fra che è sullo tesso piano lavorativo.Anche gli studenti possono adottare gli stessi modelli sociali perché educati dagli adulti.Tra le realtà è consolidata negli ambienti scolastici per assenza della cultura del conflitto e del dialogo. Capitalismo selvaggio che pervade ogni dinamica relazionale che giustifica atteggiamenti che non sarebbero sorti in una società più solidale e a dimensione umana.Oggi la civiltà si misura solo in funzione dell’utile egoistico per cui è degno d’interesse ciò che riguarda i propri personali egoistici interessi.Il fenomeno del Mobbing fra breve sarà regolato da leggi, finalmente studiato e delineato in un campo specifico per evitare che la civiltà crei e giustifichi vere e priore persecuzioni che di civile non hanno proprio nulla!