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Lo sviluppo socialmente sostenibile

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Fatima Farina
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Attività e prospettive dell’Osservatorio Permanente sull’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile (OPASS)

Fatima Farina

Un’importante novità nel panorama della ricerca e della riflessione scientifica sulle problematiche relative alle sostenibilità ambientali: si è costituito l’OPASS, con il quale CESTES-PROTEO ha iniziato un intenso ed importante rapporto di collaborazione che auguriamo possa sempre più rafforzarsi nel tempo.

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Si è costituito presso l’Ires (Istituto di ricerche economico sociali) l’Osservatorio sull’Ambiente e lo sviluppo sostenibile (Opass) coordinato dalla dott.ssa Elena Battaglini. Gli obiettivi principali che l’Istituto si propone attraverso questo Osservatorio, sono in primo luogo quello di creare un punto di riferimento per una riflessione ampia e sistematica sulle problematiche direttamente e indirettamente connesse con la sostenibilità ambientale, ponendosi in una prospettiva integrata di analisi di tutti i settori della vita sociale. Il secondo intento dell’Osservatorio è di ampliare l’attività di studio e ricerca dell’Istituto mantenendo una sostanziale continuità con la sua tradizionale attività di ricerca e analisi dei sistemi produttivi, dei problemi del lavoro e dell’impresa.

La sfida che l’Opass si pone, e allo stesso tempo propone, è di guardare allo sviluppo e all’ambiente all’interno del binomio qualità ed efficacia sia per la vivibilità sia per la produttività del futuro, privilegiando di queste ultime le dinamiche di interazione e quindi in considerazione di tutti gli attori sociali da esse interessati.

Per quanto concerne l’attività di ricerca, l’Osservatorio svolge la sua attività nell’ambito dei seguenti temi:

1 Ambiente e sistema produttivo con particolare attenzione alla “Economia dei cicli chiusi”: questo ambito include lo studio della modellistica dei processi produttivi che permettano la chiusura dei cicli delle risorse con l’analisi del flusso di materia ed energia associata ai prodotti; individuazione e valutazione dei fattori di rischio ambientale (di processo, di prodotto, di sito); l’analisi del significato e del ruolo della contabilità ambientale aziendale e del suo rapporto con la contabilità nazionale; i sistemi di qualità e certificazione ambientale.

2 Relazioni industriali e ambiente: l’analisi della contrattazione, nazionale e aziendale, sui temi dell’ambiente interno ed esterno all’impresa (in collaborazione con l’Area di ricerca IRES “Relazioni industriali e diritto sindacale”).

3 La gestione sostenibile della mobilità in ambito urbano ed extraurbano: analisi delle modalità di interazione tra sistemi di trasporto e utenza e della distribuzione dei rischi ambientali, dei costi di consumo e dei benefici, in termini di mobilità e occupazione, attraverso i diversi gruppi sociali; sistemi alternativi di trasporto, tecnologie alternative, auto e trasporti (manifattura e ricerca).

4 Sostenibilità urbana. La città vista come luogo privilegiato di sperimentazione di politiche di sostenibilità: analisi delle politiche urbane e l’impatto sull’ambiente; povertà, disagio urbano e ambiente; l’utilizzo della telematica nella gestione della sostenibilità urbana.

5 Energia e ambiente: i nuovi sistemi di produzione e di recupero energetico; uso razionale dell’energia nell’industria (in collaborazione con l’Osservatorio sulle Privatizzazioni dell’IRES)

6 Ambiente e occupazione. Analisi dei casi di riconversione ambientale e produttiva: ex ante dei processi decisionali, degli attori e delle politiche che hanno condotto alla riconversione, ex post delle conseguenze del fenomeno nell’occupazione e, più in generale, nei processi di sviluppo territoriale. Analisi dell’effetto differenziale delle politiche ed azioni ambientali sulle economie e sull’occupazione a livello urbano e regionale. Implicazioni macroeconomiche dei processi di riconversione produttiva: effetti sul piano della competitività delle imprese.

7 Ambiente e sicurezza del lavoro considerando ambiente esterno ed interno (al luogo di lavoro) come un unico contesto per la sperimentazione ed implementazione di nuove strategie di qualità e sicurezza.

Attualmente sono in corso tre diversi programmi di ricerca. E’ già avviato il progetto che riguarda Le relazioni industriali e l’ambiente nella situazione italiana. Gli obiettivi che questa ricerca si propone sono l’analisi dello stato delle relazioni industriali in tema di ambiente, rispetto alle politiche e alle strategie adottate dai diversi attori sociali. La ricerca costituisce l’aggiornamento di un lavoro precedente (cfr. European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions, Industrial Relations and the Environment, Case Studies, Dublin, 1992), il cui caso italiano è stato curato da Alessandro Notargiovanni (cfr. Notargiovanni A., Ambiente e Relazioni Industriali, Roma, Ediesse, 1992).

Oltre a questo l’Osservatorio sta portando avanti altri due progetti transnazionali. Il primo, dal titolo Scenarios for a sustainable society: car transport systems and the sociology of embedded technologies (SceneSusTech), è condotto in collaborazione con il Trinity College (Ireland), la University of Jyväskylä (Finland) e il National Centre for Social Research, (Greece). La ricerca ha come scopo di individuare le modalità della distribuzione dei rischi ambientali, dei costi di consumo e dei benefici, in termini di mobilità e occupazione, tra i diversi gruppi sociali, al fine di costruire gli scenari delle diverse forme di mobilità sostenibile.

Il secondo progetto transnazionale, dal titolo Networking for Regional Innovation Processes towards Agenda XXI - Strategie per la riconversione produttiva sostenibile delle PMI agricole nell’Agro Romano (NE.R.I.PROXXI), si avvale sia della collaborazione di partners italiani (Ecomed) sia stranieri: Eichstätt Catholische Universität, Germania e il Gwent Tertiary College, U.K. Questo progetto prevede un’attività di ricerca e consulenza, a supporto delle piccole e medie imprese agricole e degli operatori locali, mirate alla creazione e allo sviluppo di una rete di servizi per la diffusione degli strumenti conoscitivi utili alla riconversione verso sistemi di produzione biologici o eco-compatibili.

Parallelamente all’attività di ricerca l’Osservatorio si occupa di organizzare momenti di incontro e discussione attraverso conferenze e seminari aperti a più settori disciplinari. Nell’aprile del ‘97 ha avuto luogo la prima conferenza europea sul tema La mobilità come prodotto: scenari alternativi per la mobilità nei contesti urbani, cui ha seguito il seminario europeo su Ambiente e Relazioni Industriali (5-6 giugno, 1997). E’ attualmente in preparazione il seminario su Economia dei cicli chiusi, Germania e Italia a confronto: sistemi normativi e sperimentazioni d’impresa, in collaborazione con la Fraunhofer Gesellschaft previsto a Roma (23-24 aprile, 1998).

L’Opass si avvale al suo interno della collaborazione di un gruppo di ricerca multidisciplinare e della supervisione di un proprio Comitato Scientifico con competenze tecnico-scientifiche di riconosciuta esperienza e professionalità, al quale partecipano studiosi internazionali e docenti universitari tra i quali il Prof. L.Vasapollo, Direttore Scientifico di CESTES-PROTEO.

L’Opass partecipa inoltre, come membro effettivo alla Rete Europea IRENE e collabora con istituzioni, enti locali, università, associazioni ambientaliste italiane ed internazionali e centri studi e ricerca, tra i quali CESTES-PROTEO con il quale è iniziata e si sta approfondendo una importante comune riflessione scientifica su molte tematiche inerenti lo sviluppo socio-eco-sostenibile.